Ci troviamo all'interno della splendida Area Marina Protetta (AMP) di Portofino, dove ogni tuffo è colorato di storia, emozioni, natura, biologia marina.
In prossimità della omonima Punta Carega troviamo la Secca Carega. In dialetto genovese "carega" significa "seggiola". Il nome dato a questa secca sta a indicare appunto una particolare formazione rocciosa a forma di seggiola, una sella, che contraddistingue questa secca.
E' la seconda secca che si trova nei fondali dell'Area Marina Protetta di Portofino, consente un'immersione semplice, tranquilla e interessante per tutti i livelli e, vista la quantità di pesce generalmente presente, senza dubbio una delle più belle di tutto il Mediterraneo.
La boa si trova a una decina di metri dalla Punta, l'acqua è calma e limpida, priva di sospensione.
Allaghiamo il cappuccio e siamo sotto.
Già a 5 metri di profondità scorgiamo lo scoglio e notiamo la "carega" che sarà poi il nostro punto di ritorno alla barca.
Iniziamo a circumnavigare la secca raggiungendo ben presto i 27/33 metri di profondità dive ci aspettano le gorgonie rosse, presenti in numerosissime colonie.
Avvistiamo alcuni barracuda; ne seguiamo sempre curiosi e affascinati la forma allungata del corpo, la colorazione argentea/bluastra inframmezzata dalle caratteristiche bande nere verticali. Dalla loro bocca semi aperta ci mostrano gli affilati denti, non si avvicinano, nuotano in solitudine e a distanza, con un po' di diffidenza.
Proseguiamo senza particolari avvistamenti.
In fase conclusiva di immersione, durante la lenta risalita per "ammortizzare" la deep stop, ci spuntano davanti delle grosse cernie e due dentici enormi, che non sembrano affatto impauriti o infastiditi dalla nostra presenza. Rallentiamo il respiro, cercando di non fare rumore, ci appoggiamo sullo scoglio per dimostrare di essere innocui spettatori e i dentici iniziano a danzarci attorno quasi compiaciuti della nostra ammirazione.
Chili di foto, qualche video e ci avviamo verso la barca, cercando di scorgere qualche altro splendido esemplare durante le ultime soste di sicurezza.
L’immersione non particolarmente complicata è consentita ai possessori di brevetto di abilitazione alle immersioni con autorespiratore di primo grado o brevetto superiore o agli apneisti.
Località immersione: | Area Marina Protetta Portofino - Genova (Italia) |
Attrattività immersione: | Ricreativa. Secca – interesse naturalistico e fotografico |
Dimensione attrazione: | Non estesa |
Difficoltà attrazione: | Facile |
Profondita minima immersione: | 5 metri |
Profondita massima immersione: | 45 metri |
Ambiente immersione: | Fondale: roccia, sabbia Flora: posidonia, spugne, corallo rosso, gorgonia rossa e gorgonia gialla Fauna: dentici, barracuda, aragoste, murene, gronchi, musdee, scorfani, cernie, perchie, castagnole, saraghi, corvine, occhiate, salpe |
Visibilità immersione (consueta): | Ottima |
Corrente in immersione (consueta): | Quasi sempre assente |
Profilo d'immersione: | Quadra |
Temperatura minima: | 13 gradi (da gennaio a marzo) |
Temperatura massima: | 25 gradi (da luglio a settembre) |
Distanza dalla costa: | assente |
Tempi di navigazione: | assenti |
Ma si chiama Secca Carega o Secca Gonzatti?
Il nome di questa secca è Secca Carega. Tuttavia è conosciuta anche come Secca Gonzatti in ricordo di Dario Gonzatti, un subacqueo deceduto in queste acque nel 1947 mentre testava uno dei prototipi di auto respiratore ad ossigeno (ARO), aprendo così la strada alle più semplici immersioni odierne.